La notte di San Lorenzo.......

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Elena.03
view post Posted on 9/8/2009, 14:49




LA NOTTE DI SAN LORENZO LA MAGIA DELLE STELLE CADENTI


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2008: stelle cadenti in ritardo
Le ‘Lacrime di San Lorenzo’ quest’anno saranno ben visibili il 12 agosto e non come da tradizione la notte del 10.
Quest’anno, le stelle cadenti, sebbene abbondanti, arriveranno un po’ in ritardo.
Secondo le previsioni degli esperti, lo sciame di meteore avrà il suo picco il 12 agosto anziché il 10, ma si potranno comunque avvistare anche nella sera del 10 con minore frequenza. Il massimo si avrà il 12 tra le 13.30 e le 16, quindi invisibile per noi, quindi meglio allontanarsi dalla città e guardarle la notte tra l’11 e il 12. Per osservare al meglio lo spettacolo si consiglia di aspettare il tramonto della luna, dopo mezzanotte, e guardare a nord nord-est, fra la costellazione di Cassiopea, a forma di W, e quella di Perseo. Al suo massimo lo sciame toccherà le 100-120 meteore all’ora, ma nel nostro cielo se ne vedrà al massimo qualche decina.


LA STORIA DELLA NOTTE DI SAN LORENZO -

Le lacrime di San Lorenzo.
La notte di San Lorenzo è, da tempi immemori, dedicata al martirio di San Lorenzo, dal III secolo sepolto nell’omonima basilica a Roma, e le stelle cadenti sono le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio, che vagano eternamente nei cieli, e scendono sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì, creando un’atmosfera magica e carica di speranza.
In questa notte, infatti, si crede si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore di San Lorenzo, e ad ogni stella cadente si pronuncia la filastrocca “Stella, mia bella stella, desidero che…”, e si aspetta l’evento desiderato durante l’anno.

Nella tradizione popolare, le stelle del 10 agosto sono anche chiamate fuochi di San Lorenzo, poiché ricordano le scintille provenienti dalla graticola infuocata su cui fu ucciso il martire, poi volate in cielo. Anche se in realtà San Lorenzo non morì bruciato, ma decapitato, nell’immaginario popolare l’idea dei lapilli volati in cielo ha preso piede, tanto che ancora oggi in Veneto un proverbio recita “San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti”.


 
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